Chi me lo fa fare? Il mondo si è evoluto!
Povere le mie nonne che lavavano a mano tessuti pieni di cacca e pipì. Chi me lo fa fare?I pannolini usa e getta vincono sui pannolini lavabili!
Ti assicuro che quando leggerai i 3 motivi che mi hanno fatto dire di sì ai pannolini lavabili cambierai idea anche tu.
In gravidanza ho stilato un elenco di cose, alla quale tenevo particolarmente, da sperimentare con Tea. La fasciatura con le mussole, il babywearing, il co-sleeping e i pannolini lavabili. Insomma tutto quello che mi faceva sentire una mamma al naturale. Le problematiche iniziali dell’allattamento, di cui ti ho parlato nel mio articolo “La verità sull’allattamento”, mi hanno portato via molto tempo ma era la priorità e quindi alcune cose le ho dovute rimandare. Ti parlerò della mia esperienza con il babywearing e del co-sleeping nei prossimi articoli.
Quando iniziare ad utilizzare i pannolini lavabili?

Durante il periodo di Natale, mi sono voluta fare un regalo e ho deciso di immergermi in questo magico mondo, sai che sono una che se dice una cosa la fa o per lo meno la deve provare. Sono andata nel mio negozio di fiducia, mi sono fatta spiegare un po’ di cose, ho preso quello che credevo facesse al caso nostro e sono partita. Per iniziare con i pannolini lavabili non c’è un’età precisa: c’è chi inizia fin da subito chi dopo sei mesi la cosa importante è che tu te la senta, che sia un’esperienza che ti entusiasma perché altrimenti fallirai sicuramente. “Chi me lo fa fare?” te lo ripeterai ogni volta che aprirai quel pannolino e troverai produzioni inestimabili di cacca e pipì; “Chi me lo fa fare?” ti attanaglierà il cervello ogni volta che non saprai dove appoggiare quella bomba chimica per dargli una sciacquata o la stanza avrà un odore che avrai sotto il naso per tutto il giorno; “Chi me lo fa fare?” ti risuonerà nel cervello quando vedrai quella busta di pannolini usa e getta che hai comprato e sarai tentata di prenderlo per fare prima. Ci siamo passate tutte.
I 3 motivi per dire sì ai pannolini lavabili

1) La salute della mia bambina
In un pannolino usa e getta c’è infatti petrolio, plastica, cloro (non tutti) e ammoniaca, diossina (un composto chimico altamente tossico, che può causare tumori, disfunzioni ormonali, ridotta fertilità maschile, malformazioni fetali, danni al sistema nervoso e immunitario), profumi artificiali, sali chimici, alberi, ingredienti tossici. Tutto questo a contatto con le parti intime della mia bambina, direi proprio di no. Dopo una brutta candida anche un’amica pediatra mi ha consigliato i pannolini lavabili. Impossibile negare che tessuti come il cotone, canapa, bamboo certificati (Oeko-Tek 100 Standard o GOTS – Global Organic Textile Standard) sono una garanzia contro il rischio di allergie e sul fatto che sono privi di sostanze nocive per la salute.
2) Il risparmio economico
Si stima che un solo bambino consumi mediamente 5000 pannolini usa e getta. Calcolando un costo medio di 0,30 cent di eur a pannolino la spesa complessiva sostenuta si aggira fra i 1200-1500 eur. Un pannolino lavabile ha un prezzo che oscilla fra i 15-25 eur, calcolando di fare una lavatrice ogni 2 giorni (il metodo di lavaggio lo vedremo fra poco) ne potrebbero bastare una ventina. Ecco che abbiamo speso 500 eur (e ho voluto esagerare). Se poi consideri che puoi metterli nella lista nascita, farteli regalare per natale o al compleanno visto che ci sono fantasie e modelli in continuo aggiornamento, se consideri che è possibile riutilizzarli e/o rivenderli ecco che abbiamo un risparmio notevole in termini economici. Considera inoltre che ho smesso di utilizzare creme per il cambio pannolino quindi risparmio anche su quello.
3) Rispetto per l’ambiente
Sono convinta che un piccolo cambiamento nella vita di ognuno di noi possa portare grandi risultati e inoltre con il mio esempio so che sto trasmettendo a Tea il buon senso e il valore dei nostri gesti. Ti voglio far riflettere: per produrre e lavare i pannolini lavabili vengono usate meno acqua e meno energia di quante ne servano per produrre i pannolini usa e getta; inoltre non fa sprecare cellulosa, che sai benissimo da dove arriva; in ultimo produciamo molti meno rifiuti.: circa 1600 kg di rifiuti in meno non differenziabili che ci mettono almeno 500 anni per disintegrarsi in discarica; la vita media di un essere umano è di 80 anni ciò significa che un pannolino usa e getta vedrà 6 generazioni prima di decomporsi. Sei generazioni!!
Quali modelli ci sono e quali ho scelto?

Ho iniziato con pannolini lavabili ibridi: composti da una mutanda contenitiva, da una culla e da un inserto assorbente. Pensavo di riuscire a poter lavare solo l’inserto assorbente e invece dovendo lavare sempre tutto ho deciso di provare un altro modello. Ho continuato con i pieghevoli (usando prefold e mussole) + cover (mutandina contenitiva leggera impermeabile e traspirante). Ancora utilizzo questo modello di pannolino perché li trovo pratici in quanto la doppia barriera nel girocoscia consente alla pipì di non fuoriuscire e non sono ingombranti. Quando la cover si sporca basta sciacquarla sotto il rubinetto e si asciuga in attimo essendo di tessuto impermeabile.
Una volta raggiunti gli 8 chili ho acquistato un kit di AIO (all in one), spendendo per 6 pannolini 115,00 eur, che soddisfazione! Si possono usare fin da subito ma io li trovavo davvero troppo grandi e quindi ho preferito aspettare. All in One (o AIO) sono pannolini pronti per l’uso. La parte assorbente è cucita assieme alla parte impermeabile esterna e una volta asciutti sono pronti da indossare. Questi riesco a farli usare anche a mia mamma perché si indossano come gli usa e gett
Quanti pannolini lavabili servono?

Questo dipende un po’ da mamma e bambino. Io posso dirti che il mio parco pannolini lavabili si compone di 10 Aio, 3 cover + 10 prefold, 2 ibridi (mutandina contenitiva + culla + inserto assorbente; l’inserto lo utilizzo anche con le cover). Non scrivo le mussole in quanto le utilizzo per svariati motivi. Le uso come pannolini solo se mi trovo a corto di inserti.
Come fai per lo stoccaggio e il lavaggio?

Per lo stoccaggio ho preparato un bidone dotato di coperchio (per eliminare gli odori, sull’interno del coperchio ho applicato con dello scotch un batuffolo di cotone con alcune gocce di olio essenziale al limone) e all’interno un tessuto di cotone (io uso due vecchie federe che lavo insieme ai pannolini; due perché una ne lavo e una ne metto). Il grosso della produzione lo rimuovo con carta igienica e l’aiuto del doccino in acqua fredda. Li lavo a 40 gradi con centrifuga a 800 giri e pochissimo detersivo. NIENTE AMMORBIDENTE piuttosto usa acido citrico.
I pannolini lavabili e gli inserti nuovi devono essere lavati 2-3 volte prima di usarli, per rimuovere i residui della lavorazione e per rendere i tessuti naturali più assorbenti (anche senza detersivo). Li lascio asciugare al sole o vicino ad una fonte di calore. Non ho l’asciugatura ma molti modelli lo consentono.
Non esiste un modello migliore di un altro, devi provarli e trovare quello che si adatta alle tue esigenze e quella del tuo bambino. Se vuoi confrontarti con me e le mamme che mi seguono o vuoi chiedermi qualcosa in merito alla mia esperienza lascia un commento. Continua a seguire il mio blog e la mia pagina instagram con tutte le mie scelte e rimedi green