Forse quando senti la parola solitudine ti viene subito in mente il colore grigio, spazi silenziosi, anime vuote e cascate di ricordi e la sensazione che provi è tristezza. In effetti solo a descrivere queste cose sono diventata triste anche io ma la verità è che la solitudine può nascondere tante magiche sorprese

Io per esempio quando parlo di solitudine mi riferisco alla capacità di tornare a casa, di ascoltare la propria voce interiore e liberarsi dai pesi emotivi. La solitudine può essere una scelta di benessere

Perché la solitudine fa bene

Soltanto nella solitudine abbiamo la facoltà di entrare in contatto con la nostra anima, ascoltare i nostri istinti primari e ritrovare l’essenza dei nostri valori. Ricercare la solitudine, anche se spesso viene vista come una fuga dal mondo, in realtà rispecchia un bisogno autentico di ritrovare noi stessi.

La solitudine è la dimora degli introversi, dei creativi, dei guaritori… Coloro che donano agli altri la bellezza interiore, che curano le altre anime attraverso le parole, l’ascolto, l’arte… hanno sempre bisogno di ritornare nella loro casa, chiudersi nel loro spazio sacro per ripulire la mente, scaricare lo stress, concentrarsi sul proprio intuito. Hanno bisogno di alzare le loro vibrazioni, come ti ho spiegato qui.

La Luna e la Solitudine

L’archetipo della luna è quella che meglio rappresenta il nostro mondo interiore. Mentre il Sole illumina tutto, la Luna riflette. La Luna è strettamente collegata al mondo femminile, il fuoco sacro, all’energia Yin, ricettiva e sensibile, simboleggia gli strati più profondi del sentire, di avere la consapevolezza di appartenere a qualcosa di più grande di sé.

Grazie all’archetipo Luna abbiamo la possibilità di guardare dentro di noi, affacciarci al mondo della nostra anima. La Luna racchiude in sé 4 archetipi, uno per ogni fase, e quello che rappresenta la solitudine è la Dea Crona, l’inverno, la Luna Nuova, quella del silenzio per “guardarsi dentro”, come ti ho già raccontato qui.

Inverno è sinonimo di freddo fuori ma di caldo dentro; il ghiaccio, la neve, la pioggia sono i suoi simboli che ci ricordano che l’acqua serve sempre a nutrire la nostra spiritualità.

Coltivare la Solitudine

Se per te questo della solitudine è un concetto al quale non avevi mai pensato e ti faceva anche un po’ tristezza inizia a coltivarlo con piccole cose: puoi partire da questo articolo o da questo post

Altre 4 cose che puoi fare

  • Colora un Mandala con dei colori pastello ti aiuterà a concentrarti, ad escludere le influenze esterne, ad ascoltare la voce interiore. Il mandala è uno spazio sacro, un cerchio curativo
  • Rispetta i tuoi ritmi. Fai ogni tanto ciò che è veramente importante. Scoprirai che ci sono cose che possono aspettare, che il letto può rimanere sfatto, che a quella persona puoi rispondere anche di no, che puoi saltare i crunch…
  • Ascolta il tuo intuito: alza una delle tue carte oracolo (se vuoi è pronto anche il mio mazzo di archetipi intuitivi) e inizia a narrare cose vedi, cosa provi, cosa senti. Annota tutto in un quaderno e prova a ritrovare quei simboli, colori, parole in quella tua giornata che stai vivendo
  • Rendi i tuoi spazio puliti e ordinati così da creare armonia e pace. Prova a ricreare nella tua casa quell’atmosfera zen che riesci a visualizzare quando pensi ad un resort polinesiano tutto in legno, con candele accese, profumi di gelsomino… un resort in mezzo al verde della natura e al turchese dell’acqua…, ho reso l’idea?

Una solitudine cercata è la capacità di stare bene con se stessi. La capacità di stare bene da soli è una risorsa, ci permette di percorrere un cammino di crescita personale. Una solitudine di cui ovviamente non dobbiamo abusare!